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Le famiglie multicolori e cangianti: relazione dell’ Avv. Maria Pia Lessi al convegno dell’11.10.2014 a Navacchio di Performat Salute Srl

Parto dall’affermazione di Chiara Saraceno

“La famiglia tradizionale non esiste…… non vi e’ nulla di meno naturale della famiglia…”

In un testo recentissimo ” L’amore al tempo dello Tsunami. Affetti, sessualita’, modelli di genere in mutamento” Manuela Galetto, Gaia Giuliani e Chiara Martucci si interrogano sulle forme inedite di vita e di scelte riproduttive dei nuovi legami delle nuove famiglie generate dal cd. dispositivo della flessibilita’ (cito la filosofa Ilaria Possenti e il suo testo ” Flessibilità” Ombre Corte 2012).

Sappiamo per esperienza delle persone che ci vivono accanto che lo smantellamento del diritto del lavoro e dello stato sociale travolge oggi le categorie di spazio e tempo e spazza via impieghi a vita, certezze pensionistiche, garanze reddituali; sappiamo anche che il peso del lavoro di cura dei bambini, degli anziani, dei disabili o malati, un tempo svolto dai servizi sociali pubblici ricade sulle famiglie, o per essere piu’ concreti sulle donne, con conseguenze sulle prospettive di indipendenza economica.

Si rischia di tornare ai tempi di Jane Austen che nel 1817 scriveva ” le donne sole hanno una spaventosa tendenza ad essere povere. Fortissimo argomento a favore del matrimonio” perche’ in effetti lo status di maritata consente di godere di risorse o posizioni nei confronti sia del pubblico che del privato (fisco, PA, assicurazioni) che le coppie di fatto ancora non hanno, per non parlare del diritto al ricongiungimento familiare previsto dalla disciplina dell’immigrazione.

Il tutto per dire quanto la famiglia e’ inserita nelle dinamiche sociali e come dalla nostra generazione del ” doppio sì” a carriera e figli si rischi per le nostre 30\40 enni di essere la generazione del ” doppio no” per disoccupazione e non maternita’.

I dati Istat ci dicono che su 100 matrimoni ci sono 311 separazioni, 182 divorzi, per circa il 24% di eta’ inferiore a 40 anni.

Si configurano le cd ” small families” formate da un padre o una madre (80% casi madre) con figlio\a; step families con figli di precedenti unioni che vivono con nuove coppie; le reti allargate parentali con figure dei nonni che convivono con figli e nipoti, che fanno uso delle pensioni come elemento importante per la sopravvivenza e sul sostegno per la cura quotidiana.

La letteratura ci insegna pero’ che questo dato non e’ cosi’ nuovo: in realta’ il 42% delle fiabe italiane raccolte da Calvino presenta famiglie non tradizionali, e siamo tutti cresciuti con la small family di Pinocchio e Geppetto, ( padre- figlio- monogenitore, tra l’altro affidatario di bambino ” diverso”) le step families di Cenerentola e Hansel & Gretel (nuova coppia con figli di precedenti matrimoni) e reti parentali allargate di Cappuccetto Rosso, con mamma e nonna.

Caso a se’, di famiglia di padre, madre, figlia, tra l’altro poi salvata da principe azzurro e’ la “Bella addormentata” , non a caso riletta in chiave piu’ attuale nello splendido film Maleficent di quest’anno in cui la salvezza si trova nella consapevolezza del legame di amore nella genealogia femminile piu’ che nel bacio del principe Filippo.

Una cultura, quindi, in fermento, che supera e forza il modello tradizionale di famiglia monogamica eterosessuale fondata sul matrimonio, anche con riferimento ai valori e ai principi fondamentali delle Costituzioni, Italiana e Europea di uguaglianza, dignita’, liberta’ di autodeterminazione.

Ancora Chiara Saraceno ci dice che “

Prima si modifica la cultura, poi la giurisprudenza, poi le leggi”

 E cosi’ mi preme segnalare il decreto del Tribunale per i Minorenni di Bologna depositato il 17.4.2013, con il quale è stata dichiarata efficace in Italia, anche agli effetti legittimanti, l’ordinanza emessa da un Tribunale Civile americano che aveva dichiarato l’adozione piena di una minore da parte di una donna single (la madre adottiva era single e non coniugata). Alla luce dell’art. 41 della legge 218/95, che sancisce la riconoscibilità in Italia dei provvedimenti stranieri in materia di adozione ai sensi e per gli effetti degli artt. 64,65 e 66 della stessa legge. Queste ultime norme, in buona sostanza, stabiliscono che i provvedimenti giudiziari stranieri abbiano immediata efficacia in Italia sulla base della sussistenza di tre condizioni: 1. Che l’autorità che ha pronunciato il provvedimento fosse competente; 2) che nel procedimento straniero sia stato rispettato e garantito il principio del contradditorio; 3) che le statuizioni adottate dal giudice straniero non siano contrarie all’ordine pubblico italiano. Se, da una parte, nessun dubbio veniva posto dal Tribunale per i Minorenni in ordine alla sussistenza delle prime due condizioni, la questione più delicata era quella di verificare la terza condizione, ovvero la contrarietà o meno all’ordine pubblico italiano della efficacia legittimante dell’adozione. Innanzi tutto, il giudice minorile osserva che, pur essendo preferibile che l’adozione sia attuata da parte di una coppia di persone coniugate, proprio per il diritto del minore ad instaurare e mantenere, ove possibile, uno stabile rapporto con una doppia figura parentale, tuttavia ciò non esclude che si possa riconoscer in casi particolari la possibilità di creare un legame adottivo con una sola figura genitoriale.Grazie, dunque, al combinato disposto degli artt. 44 e 25 della legge 218/95, si può affermare che l’adozione da parte di persona singola non sia contraria all’ordine pubblico e possa avere effetti legittimanti. Su questo punto, per ribadire quanto la cultura precede giurisprudenza e norme, ricordo “Accabadora” con la ” filla’ e anima” di Bonaria , una donna single che sceglie di diventare madre di Maria, quarta figlia di una vedova, al di fuori di qualsiasi formalita’ giuridica: Scrive Michela Murgia ” L’anziana sarta si era comportata da subito come se la creatura le fosse nata dal grembo, lasciando circolare Maria per casa quando veniva qualcuno in visita, oppure portandola con sé dovunque si recasse.

e

 ” E’ strano sa, questa cosa del figlio d’’anima……

 Perché è strano? –– il tono di Bonaria era inespressivo

 Maria non sembra averne affatto risentito. Vede spesso la sua famiglia di origine?

 Si, ogni volta che lo chiede. Perché doveva risentirne?

 Luciana Tellani rispose di getto, come se quella frase se la fosse rimuginata da molto prima, nell’’attesa che la vecchia si presentasse all’’

 appuntamento.

Non lo so, è che mi sorprende che per esempio, quando le chiedo si fare un disegno dei suoi genitori, Maria disegna lei, e non la vera madre “

La seconda pronuncia giurisprudenziale a cui faccio riferimento e’ quella con cui la Corte costituzionale, nella Camera di Consiglio del 9 aprile, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale degli articoli 4, comma 3; 9, commi 1 e 3 ed art. 12, comma 1, della Legge 19 febbraio 2004, n. 40, relativi al divieto di fecondazione eterologa medicalmente assistita.Si tratta di una tecnica di fecondazione eseguita mediante l’’utilizzo di materiale genetico proveniente da un terzo donatore potendo essere necessario, in caso di infertilità di uno dei due partner, ricorrere a spermatozoi o ad ovociti di un terzo soggetto per la creazione dell’’embrione, pratica fino ad oggi vietata in Italia.La Consulta ha accolto le motivazione dei ricorrenti ritenendo tale divieto incostituzionale per violazione artt. 2,3,13,32 Cost. in linea con quanto affermato dalla Corte di Strasburgo nel 2009 secondo la quale vi era violazione degli artt 8 (liberta scelte vita privata e familiare) e 14 (divieto di discriminazione) della CEDU. In particolare la Corte ha ritenuto che, alla luce del dichiarato scopo della legge n. 40 del 2004 “”di favorire la soluzione dei problemi riproduttivi derivanti dalla sterilità o dalla infertilità umana”” (art. 1, comma 1), la preclusione assoluta di accesso alla procreazione medicalmente assistita (cd. PMA) di tipo eterologo, introduce un evidente elemento di irrazionalità, poiché la negazione assoluta del diritto a realizzare la genitorialità, alla formazione della famiglia con figli, con incidenza sul diritto alla salute, è stabilita in danno delle coppie affette dalle patolgie piu’ gravi, in contrasto con la ratio legis.

Particolarmente importante l’attenzione a questo tema in un periodo in cui in Italia 1 bambino\a su 5 nasce con tecniche di procreazione assistita.

La terza questione riguarda le trascrizioni di matrimoni avvenuti all’estero tra persone dello stesso sesso.

Con decreto di primo grado il Tribunale di Grosseto del 3 aprile 2014 aveva ammesso la trascrizione di un matrimonio fra persone dello stesso sesso celebrato alle’estero. La pronuncia e’ stata riformata il 23.09.14 in appello per un vizio di procedura.

Com’é noto, diversi Comuni italiani, fra cui alcune realtà amministrative e politiche importanti (vedi le direttive dei Sindaci dei Comuni di Napoli e Bologna), hanno iniziato a trascrivere i matrimoni same-sex celebrati all’’estero. Si tratta di una novità, poiché sino ad oggi alcuni Comuni si erano limitati ad istituire registri delle coppie di fatto, mentre oggi viene data rilevanza ai matrimoni, con ciò riconoscendoli giuridicamente e legittimandoli, almeno da un punto di vista politico.

Le normative al passo con cultura e giurisprudenza sono invece la L. 10.12.2012 n. 219 che equipara i figli naturali ai legittimi, il D. Lgs. 154/2013 che configura la responsabilita’ genitoriale al posto della ” potestà” e il DL 132/2014 sulla negoziazione assistita in materia di famiglia.

Con la prima delle due normative si sana una violazione indecente di disparita’ di trattamento tra i figli nati nel matrimonio e fuori.

Con la seconda si supera il concetto di potesta’ , diritto/ dovere del genitore per passare a responsabilita’ verso i figli.

Non e’ solo questione termologica: il figlio diventa il punto di vista da cui partire, su di lui e’ centrata l’attenzione, indipendentemente dal fatto che i genitori siamo o meno stati coniugati, della stabilita’ della unione che li lega, della creazione di unioni nuove.

La prospettiva piu’ interessante e’ a mio parere quella che emerge dal recente DL 132 del 12.09.14 in corso di conversione che prevede la negoziazione assistita in materia di famiglia, quando non sono coinvolti minori o maggiorenni non autonomi.

Questa prospettiva segue i percorsi gia’ in essere da molte e molti matrimonialisti che in Italia praticano il diritto collaborativo.

Anziche’ demandare a un terzo, che giudichi in modo imparziale sulla base di norme giuridiche astratte, si punta sulla competenza della coppia, adeguatamente supportata da legali e consulenti relazionali a costruire il proprio progetto anche da separati.

La negoziazione richiede competenze diverse da quelle a cui i legali siano formati: 26 esami di giurisprudenza volti ad imparare a ” vincere” anziche’ a costruire un accordo sartoriale che puo’ funzionare perche’ nasce dalla conoscenza e dall’esperienza di quella specifica coppia.

Su questa area molto avremo da lavorare spesso insieme , legali e esperti relazionali.

Mi avvio conclusioni con 2 affermazioni di 2 donne, una straordinaria poeta e una giovane ricercatrice

” Le persone istupidiscono all’ingrosso e rinsaviscono al dettaglio” W.Szymboroska

” C’e’ bisogno di ulteriore lavoro del pensiero per la relazione tra i sessi” Sara Gandini

e mi piace offrirvi una carrellata di racconti di relazioni positive.

1- A Milano :

– 7 matrimoni tra 14 persone dello stesso sesso trascritti il 09.10.14

– registro unioni civili

– estensione misure di sostegno del reddito a coppie di fatto

– testamento biologico

– consulenza su fecondazione eterologa

2- A Roma Sinodo dei Vescovi, convocato da Papa Francesco sulla famiglia con aperture sui divorziati risposati, sulle coppie di fatto, sugli omosessuali perche’ la Chiesa Cattolica vede luogo di santificazione ” dove si convive con amore e fedeltà”

3- A Oslo premio Nobel per la medicina a una coppia di medici May Britt e edvar Moser

4- A Bonn il vicecancelliere, superministro dell’economia e leader della Spd, ha dichiarato di non poter partecipare alla riunione chiave settimanale del governo perche’ deve fare il padre. Si tratta di una scelta difficile, inevitabilmente concordata prima di tutto con la sia compagna e poi con un’altra donna, la cancelliera Angela Merkel.. E’ un esempio di conflitto che nasce dalla questione della cura nelle famiglie per arrivare a una contrattazione, fino a mettere in discussione l’organizzazione della politica istituzionale. Inoltre il vicecancelliere porta un ottimo argomento: ” avere abbastanza tempo per i figli, e per aiutare la partner e’ imperativo, cosi’ come e’ consigliabile andare a fare la spesa… altrimenti noi politici rischiamo di estraniarci dalla realta’, di perdere contatto e conoscenza del mondo reale in cui vivono i cittadini che ci eleggono”. Si tratta di un esempio paradigmatico, che va nella direzione di quel cambio di civita’ per cui lottiamo.

5- Gli stessi autori del testo ” Di cosa parliamo quando parliamo di famiglia” Maria Rosaria Marella e Giovanni Marini ordinari rispettivamente di Diritto Privato e di Privato Comparato all’Universita’ di Perugia, nella vita sono sposati e hanno 3 figli.

6- Ma soprattutto penso ai tanti giovani padri che nello scambio vivo con le madri si esprimono in una paternita’ attiva e di cura dei figli.

Ho scelto di nominare uomini che danno valore alla relazione con le donne come segno di qualcosa che sta cambiando profondamente.

E ed in questo cambiamento che i nostri sogni diventano possibili perche’ dice John Lennon, artista che ha molto valorizzato la relazione con la sua compagna Ioko Ono ” Puoi dire che sono un sognatore ma non sono il solo. Spero che ti unirai anche tu un giorno e che il mondo diventi uno”

Bibliografia

M.R. Marella – G. Marini ” Di cosa parliamo quando parliamo di famiglia” Laterza 2014

M. Galetto-G.Giuliani-C. Martucci ” L’amore ai tempi dello tsunami. Affetti, sessualita’, modelli di genere in mutamento ” Ombre Corte 2014

Chiara Saraceno “Coppie e famiglie: non è questione di natura

” Feltrinelli 2012

Ilaria Possenti ” Flessibilità” ombre Corte 2012

Gianfranco Dosi “Lessico di diritto di famiglia” 2013

Sitografia

www.lege.it

www.osservatoriofamiglia.it

www.avvocatifamiglia.net

https://www.facebook.com/#!/osservatoriofamiglia.sezionelivornese?fref=ts

www.smallfamilies.it

www.istat.it

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