LO STUDIO

Lo Studio Lessi nasce a Livorno nel 1948 come Studio di consulenza aziendale del Dott. Gastone Lessi, commercialista, in cui nel 1980 si inserisce l’avv. Maria Pia Lessi. Con la scomparsa del Dott. Lessi nel 1988, lo Studio legale/commerciale assume progressivamente un carattere legale, mantenendo la specializzazione in diritto commerciale, societario e fallimentare.Nel 1994 lo Studio legale Lessi si trasferisce nella sede di Corso Mazzini 40. Nel 1981 l’Avv. Maria Pia Lessi inizia la collaborazione con CGIL, come avvocato del lavoro, dal 1984 al 2004 ha promosso un’attività di orientamento legale presso il Centro Donna del Comune di Livorno come avvocato di famiglia. Nello Studio si sono avvicendate nel corso degli anni oltre 15 praticanti, alcune delle quali oggi professioniste affermate nel foro livornese nonché giuriste che hanno poi espresso la loro competenza in diverse aree.

Attualmente lo Studio è composto dall’Avv. Maria Pia Lessi, dall’Avv. Claudia De Pasquale dal 1999, dall’Avv. Antonella Faucci dal 2002 e dall‘Avv. Annamaria Del Chicca (III generazione dello Studio Lessi, nipote di Gastone e Maria Pia) dal 2016. Le due aree specialistiche del diritto del lavoro e del diritto di famiglia e delle successioni si aggiungono alla competenza di diritto civile dello Studio, con particolare esperienza nel campo del risarcimento danni da “malasanità”, con particolare sensibilità per i diritti dei consumatori e i diritti civili, anche presso la CEDU Corte Europea dei Diritti dell’uomo.

Le professioniste dello Studio Lessi di Livorno sono inserite in reti qualificate di legali, come AGI -Avvocati Giuslavoristi Italiani, Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia, Arbitrando, la Camera Civile di Livorno.
Una rete di relazioni con studi primari civilistici si consolida attraverso un trentennale rapporto di collaborazioni incrociate. Inoltre continua, nella tradizione dello Studio, una relazione privilegiata col Tribunale di Livorno, con incarichi da parte del Giudice Tutelare, (tutele, curatele di eredità giacenti, amministrazioni di sostegno, curatele speciali), nomine arbitrali , incarichi dal Giudice delle Esecuzioni immobiliari.

All’attività giurisdizionale e stragiudiziale si affianca una costante attenzione e cura per la formazione sia attraverso la partecipazione a seminari e congressi che attraverso le docenze. Infatti le legali dello Studio tengono docenze in corsi di formazione per mediatori/mediatrici familiari, operatori/operatrici di pari opportunità, consulenti del lavoro, per studenti sulla legalità e per avvocati, con pubblicazioni di saggi e contributi a riviste del settore.

Il metodo di lavoro

L’impostazione dello Studio è mirata in particolar  modo alla tutela delle persone che vivono situazioni di disagio o vedono violati i propri diritti nei luoghi più importanti per la propria esistenza, quali il posto di lavoro o l’ambito familiare (matrimoni, separazioni, divorzi, adozioni, successioni). Ogni caso è inoltre affrontato, trattato e risolto con spirito di collaborazione nei confronti delle controparti, nel rigoroso rispetto dei diritti , con attenzione alla soluzione dei problemi più rapida e efficace e sostenibile finanziariamente anche attraverso gli istituti della negoziazione assistita, della mediazione, delle adr. La nostra visione parte da una concezione del potere «differente»: condivisione di obiettivi, procedure, pratiche, costante connessione con la vita «vera» di chi a noi si rivolge e di noi che prestiamo il servizio.
Parole chiave della nostra pratica professionale sono la cura che per noi si traduce in affidabilità, valorizzazione delle persone che incontriamo, condivisione degli stessi obiettivi, coraggio onesto, sensibilità che porta a indignarsi davanti all’ingiustizia, valutazione delle proprie forze, determinazione nell’autostima e nell’autocapacità, un diverso genere di forza.

la trasparenza : il fascicolo di studio relativo ad ogni pratica è a disposizione del cliente, cui vengono trasmesse le comunicazioni e gli atti inerenti il procedimento, fatte salve le comunicazioni “riservate personali” dei colleghi, per cui ogni cliente può quindi costituire una cartella relativa alla pratica che costituisce un fascicolo virtuale.

La Nike

Studio Legele Lessi

In armonia con l’impostazione e il metodo di lavoro, nonché della matrice umanistica della nostra formazione, abbiamo scelto la Nike come simbolo dello studio, in una versione attualizzata da Lisa Massei
La nostra preziosa amica mito-archeologa Luisella Veroli dell’Associazione Melusine ha così illustrato il significato del logo. La Nike era figlia del Titano Pallante, patrono della saggezza e della ninfa Stige, la più prestigiosa delle oceanine in quanto unica a presiedere al fiume infernale. Nike è l’unica tra le divinità olimpiche del periodo classico a mantenere le ali, attributo delle dee pre-patriarcali, simbolo di un femminile che sa spiccare il volo per osservare le umane miserie dall’alto con distacco. Suoi attributi sono la corona di alloro e la palma. La corona di alloro (lauro) veniva chiamata laurea ed era il simbolo della pace ottenuta con una vittoria su un assedio o un’ingiustizia. Era posta dai romani anche sulla testa dei poeti in quanto simbolo di illuminazione. La pianta di alloro era anche simbolo della capacità femminile di metamorfosi: la ninfa Dafne si trasformò in alloro per sfuggire alle insidiose avances di Apollo. Le Sibille ne masticavano le foglie prima di pronunciare l’oracolo, mentre i contadini romani pensavano che ramoscelli di alloro, legati da un cordoncino rosso, aiutassero il grano a maturare. La palma (ramo del palmizio) è simbolo di lunga vita. Oltre a fornire ombra e datteri serviva per intrecciare ceste, sandali e ornamenti.

Il linguaggio

Nei nostri testi usiamo il linguaggio sessuato perchè sappiamo che il mondo è abitato da donne e da uomini e ci piace rendere visibile la presenza di soggetti femminili che nel linguaggio neutro sono inclusi nel soggetto astratto maschile. Tuttavia questo è un sito web e, per essere trovate efficacemente, in molti TAG usiamo il maschile neutro. Ci sentiamo di dare questa spiegazione a chi come noi ritiene  la differenza sessuale dimensione centrale della esperienza di ciascuna o ciascuno.